Per qualsiasi ambiente è possibile scegliere la tipologia di impianto di condizionamento più adatta, che si tratti di impianto di riscaldamento o di raffrescamento. Per progettare un impianto devi considerare sempre:

• l’ambiente in cui devi vivere o lavorare,
• le esigenze degli occupanti,
• l’entità dell’investimento.

Una delle componenti principali è il generatore di calore e/o raffrescamento e le eventuali fonti rinnovabili da affiancare. Parliamo di caldaie a gas, a pellet, a legna; parliamo di pompe di calore, di solare termico. Come per gli impianti di riscaldamento anche in caso di raffrescamento le modalità per ricavare il freddo sono diverse, si va dai classici refrigeratori ad aria, passando per quelli ad assorbimento, arrivando a torri evaporative. Per tutti gli impianti ci sono delle leggi che danno già delle indicazioni sui requisiti minimi da soddisfare, resta a te individuare quale tipologia di impianto preferisci utilizzare. Ti piace avere sempre sotto controllo tutte le impostazioni che puoi regolare? Vorresti che fosse il più autonomo possibile e non avere troppi pensieri sulla sua gestione? Scegli quello che più fa per te.

Per quanto riguarda i sistemi di emissione dobbiamo valutare l’ambiente che si vuole condizionare e il tipo di utilizzo dello stesso. Impianti radianti, aeraulici (canali e diffusori), ventilconvettori, radiatori, aerotermi, sono validi solo se ben dimensionati. Ogni tipo di terminale ha delle condizioni di utilizzo che più lo esaltano ma la decisione finale spetta a te perché la sensazione di benessere che deriva da un impianto è anche soggettiva.

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